A conclusione del mese antoniano e dei festeggiamenti liturgici e religiosi in onore di Sant’Antonio di Padova, contitolare della Chiesa Madre della città di Anzio e Patrono cittadino, non poteva mancare un gesto che, al ricordo della grande attenzione del Santo verso i piccoli, unisce il più profondo parallelismo fra necessità fisiche e morali. Domenica 30 giugno 2024, nella Chiesa Madre, si è tenuta la tradizionale benedizione e distribuzione del “Pane dei poveri”, cerimonia che, oltre ad avere un significato profondamente caritativo, è anche un forte richiamo a come la fede sia, al pari del pane per il corpo, un alimento indispensabile per l’anima. Tommasino era un bimbo di 20 mesi che, lasciato dalla madre in casa da solo a giocare, era disgraziatamente caduto in un mastello d’acqua dove la mamma lo aveva trovato affogato al suo ritorno. Disperata e con tutta la sua fede, invocò l’aiuto del Santo, al quale affidò se stessa e il suo bambino, promettendo che, pur di riaverlo in vita, avrebbe donato ai poveri tanto pane quanto era il peso del bambino. Tommasino tornò miracolosamente in vita e nacque così la tradizione del «pondus pueri» una preghiera con la quale i genitori, in cambio di protezione per i propri figli, promettevano a Sant’Antonio una quantità di pane pari al loro peso.
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