L’impianto è di tipo basilicale. La navata maggiore è coperta da una volta a botte lunettata da sei arconi finestrati intervallati da fascioni.
Al centro spicca l’arme di Pio IX; nel catino il triangolo delle divinità; nelle unghie (vele) i medaglioni con i simboli degli evangelisti, del patrono S. Antonio di Padova e del contitolare S. Pio V.
Un pulpito a sbalzo, su quattro mensoloni in marmo, sopravanza dalla parete di destra, ed è coperto da un artistico baldacchino in noce intagliata, ornato dalla Colomba dello Spirito Santo.
Il simbolo francescano ai piedi del presbiterio e il marmoreo ambone sono aggiunte recenti (2005), mentre l’altare maggiore è dono di Pio IX. Il presbiterio è una quinta architettonica presente in tutti gli edifici ecclesiali che è stata ricavata da una spoliazione fatta alla Basilica di S. Pietro!
Incastonata nell’abside, in una ricca cornice decorata, la preziosa pala d’altare che illustra la Visione di S. Pio V, mentre infuria la battaglia di Lepanto tra la Lega dei paesi cattolici e i turchi.
Nel 1886 Card. Monaco La Valletta, vescovo di Albano, ottiene da Papa Leone XIII la facoltà di estendere la giurisdizione del parroco di Anzio a tutto il territorio del comune, comprendendo Fosso S. Anastasio, Falasche, Pocacqua e mette sotto la protezione della Madonna delle Grazie, il territorio di Anzio e Nettuno in ricordo della medesima origine.
Nel 1981, con il decreto del Vescovo diocesano, Mons. Gaetano Bonicelli, venne conferito il titolo di Chiesa Arcipretale.
Vieni a trovarci e conosci più da vicino la nostra realtà parrocchiale dove puoi approfittare per confessarti
oppure semplicemente parlare con i frati che ti aspettano volentieri