Le volte e le parenti della cappella in cui è posto sono decorate da fasce in stucco e dipinte totalmente a marmi diversi. Grandiosa tazza di marmo circolare su di cui piede vi è scolpito l’Arma del Regnante Pontefice ad alto rilievo copertura superiore di noce lustra scorniciata a guisa di grandioso guscio alla di cui sommità l’Agnello Pasquale in metallo dorato. Pavimento di marmi diversi con fasce e controfasce di marmo e bardiglio, rombi di breccia e triangoli ai lati di questi il tutto lustrato.” In basso lo stemma del committente, opera degli aiuti del Carimini.
Il Crocifisso
Il Crocifisso agonizzante appare impressionante per la cruda veracità che comunica. Le braccia spossate e le mani fatte prigioniere per non benedire più ed accarezzare i bambini. I piedi stremati nell’impossibilità di sostenersi, lo sguardo che sta divenendo fisso, vitreo e la bocca contorta dal dolore e privata della parola.
Olio su tela del 1600/1700 circa. Donata alla parrocchia per grazia ricevuta.
Santa Rita da Cascia, religiosa del monastero eremitano di Santa Maria Maddalena. Beatificata da papa Urbano VIII nel 1628 e proclamata santa da papa Leone XIII nel 1900.
Madonna di Porto salvo
Anzio è devota alla Madonna del Porto Salvo sin dalle origini della prima chiesa situata presso l’area portuale. La Madonna venne messa a protezione dei pescatori, per via del lavoro pericoloso che svolgevano e svolgono e, soprattutto, per i mezzi poco adeguati dell’epoca. Viene tramandato che, mentre i pescatori erano in mare, le mogli era in chiesa a pregare la Madonna, affinchè i mariti ritornassero a terra sani e salvi. Nel 1850 circa, nacque ad Anzio la prima confraternita dedicata alla Madonna.
L’effige dell’Immacolata non poteva non trovar posto in una chiesa voluta da Papa Pio IX, il pontefice che ha proclamato il dogma di fede l’immacolato concepimento della Vergine, 8 dicembre 1854.
Cappella del Beato Pio IX
Locale adibito nel 2004 a Cappella. Nel suo interno custodisce le balaustre, realizzate in marmo da Luca Carimini, che facevano da corona all’altare maggiore fino al 1989, prima delle nuove disposizioni conciliari.
Crocifissione
Nella Cappella, dedicata al Beato Papa Pio IX è custodito un olio su tela del 1725 di Mattia Preti, di scuola romana/emiliana (ripresa da un dipinto con analogo soggetto di Guido Reni), che rappresenta la Crocifissione di Gesù tra la Vergine, Maria Maddalena che abbraccia la croce e San Giovanni Evangelista.
Blachernitissa
La Blachernitissa o Madre di Dio del segno è uno dei temi iconografici dell’arte bizantina maggiormente replicati. Rappresenta Maria in atteggiamento di orante e con l’immagine del bambino Gesù racchiusa in un clipeo posto all’altezza del suo ventre. Prende il nome dalla basilica delle Blacherne a Costantinopoli ed è ispirata all’immagine del mosaico che ne decorava l’abside. Tale iconografia della Madonna fa esplicito riferimento al dogma dell’incarnazione del Verbo.
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