Nella controfacciata sulla porta d’ingresso si trova la cantoria, sorretta da pilastri circolari dipinti ad imitazione del marmo, su cui è collocato un Organo a canne (1420 in totale) costruito dalla ditta Morettini di Foligno nel 1856. Nel corso degli anni l’organo ha subito diverse modifiche e risistemazioni, sia per vicissitudini dovute alla guerra, sia al tempo trascorso che al clima. Nel 1954 fu effettuato un totale rifacimento, essendo stato gravemente danneggiato dall’evento bellico. Nel 1974 è stato aggiornato e dotato di una consolle a trasmissione meccanica collocata nella Cappella dell’Immacolata, dove svolge a tutt’oggi il prezioso servizio.
Lunotto
Illustra S. Antonio, con Gesù Bambino in braccio, benedicente Porto d’Anzio. Realizzata da Laura Giuliani Redini nel 1965.
Volta
Alzando gli occhi possiamo ammirare la bellezza della volta decorata in stucco e dipinta. In essa sono riportati gli anni di fine lavori della costruzione della chiesa, lo stemma del Pro – Ministro delle Finanze Angelo Galli, i medaglioni con i simboli degli evangelisti, i simboli di S. Pio V, lo stemma papale di Papa Pio IX e lo stemma dell’Arcivescovo Antonio Ligi Bussi, divenuto intanto cardinale come è raffigurato nell’illustrazioni.
Visione di San Pio V, battaglia di Lepanto
Olio su tela centinata di Casimiro Brugnone De Rossi del 1856. Rappresenta “La visione di San Pio V” – S. Pio V Papa, che riceve in sogno dall’Arcangelo Michele, l’annuncio della vittoria della flotta cristiana, guidata dalla “Lega Santa”, su quella turca/ottomana, guidata da Müezzinzade Alì Pascià, avvenuta il 7 Ottobre del 1571 nelle acque di Lepanto, località sul Mar Ionio nei pressi del Golfo di Corinto.
Pulpito
Realizzato dallo scultore Luca Carmini, particolare degli stipidi, fregio a foglie di fave e architrave in marmo arrecante lo stemma papale di Pio IX. Il baldacchino di noce intagliata costituito da due grandi volute e nell’intradosso dipinto sulla tela il simbolo dello lo Spirito Santo (una colomba).
Altare
L’altare è interamente in marmo pregiato ed è stato donato da Papa Pio IX, fu spiantato dalla Basilica di San Pietro in Roma e rimontato nella Chiesa di Anzio. Era chiuso da balaustre realizzate dallo scalpellino Luca Carimini in marmo bianco statuario, decorate con motivi floreali a bassorilievo e stemma papale. Le balaustre, tolte il 15 maggio 1989, oggi si trovano murata sulle pareti della Cappellina dedicata al Beato Pio IX, situata a destra della navata centrale, con ingresso da sotto al Pulpito. Nel 1975 la mensa sarà staccata dal corpo dell’altare per adeguarsi alle esigenze liturgiche postconciliari. Mentre il tabernacolo è in stile neoclassico, realizzato in marmi di colori diversi da Luca Carimini. In esso è rappresentata la sequenza trinitaria con la Colomba, l’Occhio nel triangolo e l’Agnello Pasquale.
Edicole in marmo
Nel presbiterio le edicole in marmo statuario con la parte superiore determinata a semicircolo con scomposto di cassette al ciglio esterno, guida di gemme appresso e ornato a basso rilievo sul fondo. Succede la cornicetta in piano sostenuta da due pilastri con candeliere nei fondi ed ornato di finimento inferiore descritto due a guisa di mensola fra le quali sorge il tetto ornato a basso rilievo. Sportello di metallo dorato con targa nel mezzo a rilievo ornati simili scolpiti come sopra a camera intera simile, con la scritta “OLEA SANCTA” – “Olii Santi”.
Crocifisso ligneo
Crocifisso ligneo del XVII sec. di scuola veneta che ricorda nel modellato le opere dello scultore Andrea Brustolon (Belluno 1662-1732, attivo a Venezia), definito “Il Michelangelo del legno”. L’opera venne donata alla parrocchia da una famiglia di origini venete.
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